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Titolo: Il primo passo
Autore: Damien Elhalyn y Ridenow e Rafi n'ha Andria
Serie: Marion Zimmer Bradley's Darkover
Parti: 1
Status: Concluso
Note: il racconto faceva parte del gioco di letteratura interattiva The Elvas Project
Archivio: SLC
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Il primo passo

Damien Elhalyn y Ridenow e Rafi n'ha Andria


Il grande sole rosso scuro stava per cedere il posto alle quattro lune quando Rafi uscì dalla locanda:
«Grazie, Alar, cercherò di non dimenticarlo! Ci vediamo domani...»
Distratta dalla conversazione con il capo del locale non si accorse dell'individuo che stava entrando in quel momento e lo scontro fu inevitabile: la ragazza si trovò davanti a un giovane dai lineamenti molto delicati da sembrare quasi una donna,doveva avere più o meno venti anni, i suoi occhi incontrarono per un attimo due grandi occhi verdi e fu subito presa da un istinto di protezione:
«Scusatemi,vi siete fatto male? Non vi ho proprio visto.»
E intanto allungò il braccio per aiutare lo sconosciuto ad alzarsi.
«No, non preoccuparti, la prossima volta fai più attenzione.»
Fu la concisa risposta; il ragazzo aveva l'aria scocciata e si diresse in fretta verso il padrone della locanda.
Rafi rimase ferma a pensare un momento a quello che avrebbe potuto fare: quel ragazzo in qualche modo l'aveva incuriosita ed era certa che dietro quell'aria da duro si nascondeva un animo ferito, da chi o da cosa l'avrebbe certo scoperto.
«Alar, portagli tutto ciò che desidera, è mio ospite...»
«Cosa significa?»
Il ragazzo era evidentemente infastidito dalla sua presenza.
«Significa che voglio essere gentile con voi; uno straniero ha sempre bisogno di avere un appoggio nel paese dove capita. Io sono Rafi n'ha Andria, molto piacere.»
Il ragazzo rimase spiazzato dall'affabilità della Rinunciataria ed iniziò a parlare:
«Io sono Damien Elhalyn y Ridenow. Ti ringrazio, ma non...»
Rafi non era tipo da arrendersi facilmente, e adesso che aveva deciso di aiutare quel ragazzo l'avrebbe fatto, in un modo o nell'altro.
Si diressero a uno dei tavoli liberi e una volta seduti, la donna riprese a parlare in tono amichevole.
«Allora, Damien, che cosa vi ha portato qui?»
«Ho sentito parlare di questo villaggio, e dal momento che non avevo un posto migliore dove andare, ho deciso di provare a stabilirmi qui per un po'.»
Dopo aver risposto Damien rialzò lo sguardo, che aveva tenuto puntato sullo scuro legno del tavolo, e continuò a parlare.
«Qui siete tutti così amichevoli con gli stranieri? O sei tu che ti occupi di dare il benvenuto a tutti i nuovi arrivati?»
Rafi non riuscì a trattenere un sorriso:
«Ognuno qui ha il suo carattere come in tutto il resto del nostro piccolo mondo; si può incontrare diversi generi di persone e forse voi siete stato solo fortunato a incontrare me... Comunque, se avete deciso di fermarvi qui, dovrete trovare una sistemazione, la locanda è ottima per un paio di giorni,ma poi... Vi aiuterò a trovare un posto dove stare, se vi va.»
Damien annuì, pensieroso. Aveva davvero bisogno di un posto dove stare.
«Vi piace andare a caccia?»
«Sì. Sono andato spesso a caccia con il falco, perché?»
«Interessante... Domani andrò a caccia, se volete potete unirvi a me così poi vi farò anche da guida,sempre se non sono troppo invadente.»
Nell'ultima frase traspariva una punta di ironia.
Il ragazzo la osservò, dubbioso circa il comportamento della Rinunciataria.
Perché mai si preoccupava tanto per uno straniero come lui?
«Credo sia meglio di no. Preferirei stare da solo.»
L'espressione di Rafi mutò velocemente, non si aspettava il rifiuto del ragazzo,ma non si diede per vinta:
«Come preferite... Se durante la notte doveste cambiare idea mi troverete qui fuori, all'alba.»
Detto questo gli lasciò consumare il leggero pasto e poi lo salutò.
Dopo essersi sistemato nella piccola stanza, Damien si stese sul letto per riposare finalmente un po', e si scoprì a pensare all'offerta della rinunciataria, che aveva rifiutato tanto in fretta. Dopotutto perché non accettare? La ragazza sembrava sincera, e in ogni caso, che male avrebbe potuto fargli?! Tanto valeva andare con lei a caccia, e vedere cosa succedeva. Era arrivato in questo villaggio proprio per lasciarsi la sua vita passata alle spalle, no?

***

Il mattino dopo,Rafi, puntualissima all'alba si trovò fuori dalla locanda, incapace di credere che Damien non si sarebbe fatto vivo: quel ragazzo aveva bisogno di qualcuno di cui fidarsi e lei sapeva di poter essergli di aiuto. Il suo viso cambiò in fretta espressione quando lo vide apparire sulla porta della locanda:
«Sono pronto.»
«Bene... Andiamo.»
Non c'era altro da aggiungere, il primo passo era stato fatto.







StrangeLandsChronicles © 2005
© Damien Elhalyn y Ridenow & Rafi n'ha Andria