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La puntata inizia con la distruzione di un villaggio Sassone da parte dei Normanni. Al massacro scampano solo Ailric, capo del villaggio, e il suo giovane figlio Robin che, controvoglia, viene dato in affidamento al mugnaio di un villaggio vicino. Dopo aver dato l'ultimo addio al figlioletto, Ailric si dirige verso un circolo di pietre per seppellire il simbolo di cui è il Custode, la Freccia d'Argento, in modo che non possa cadere in mano al nemico. Ovviamente Ailric viene ucciso e la Freccia rubata. Anni dopo il giovane Robin incontra nella Foresta di Sherwood Herne il Cacciatore, rappresentante delle forze della Natura e della Luce, e viene da lui insignito del ruolo di salvatore del popolo Sassone e nuovo Custode della Freccia d'Argento e della spada Albion, potenti simboli della magia da Herne rappresentata. Prima di accettare questo suo nuovo ruolo, il giovane Robin viene arrestato con il fratellastro Much e rinchiuso nelle segrete del Castello di Nottingham, con l'accusa di bracconaggio. Qui incontra altri disperati che, chi per riuscire ad evadere, chi per poter poi combattere il perfido Sceriffo che brutalizza la Contea, lo aiutano a fuggire e lo seguono nella Foresta. Durante il tentativo di fuga, Robin incontra e si innamora, ricambiato, della giovane Lady Marion. La ragazza è sotto la custodia del perfido Sceriffo e diventa la preda del malefico barone de Belleme, che la vuole sacrificare alle sue oscure divinità per ottenere potere. Robin riesce a salvare la ragazza, a liberare Little John e il Saraceno Nazir dal maleficio dello stregone e a restituire la Freccia d'Argento a Herne. Sul finire della puntata lo stesso Herne sposa Robin e Marion e consacra il ragazzo nel suo ruolo di liberatore.
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Sir Guy di Gisbourne accusa di satanismo Jennet, una strega bianca di un vicino villaggio, unicamente perché ha rifiutato le sua avances. Lo Sceriffo fa un patto con la donna: se lei tradirà Robin e compagni, consegnadoli nelle sue mani, avrà salva la vita e potrà andarsene liberamente con il marito. Se dovesse rifiutare la morte sarebbe una lenta agonia sotto tortura. La donna accetta, si rifugia in cerca di aiuto nella foresta e, una volta accolta dai fuorilegge, li droga con una pozione. Solo Marion, allontanatasi dal campo perché in lite con Robin, che non la vuole far partecipare alla vita della banda, riesce a sfuggire all'agguato e, avvisata da Herne, riesce a salvare i compagni. L'intera banda si mobiliterà per ridare la libertà a Jennet e al marito, con grande disappunto dello Sceriffo.
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Sette Templari tornano dalla Terra Santa e, mentre sostano vicino alla Foresta di Sherwood, scoprono che il loro emblema d'oro è stato rubato. Credendo Robin colpevole e senza seguire molte delle virtù Cristiane, rapiscono Much e lo tengono sotto la minaccia di morte fino a quando Robin non riporterà loro l'emblema scomparso... poco importa se non è stato lui a rubarlo.
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Robin, con la scusa dell'arco, è costretto ad interpretare il ruolo di Cupido. Il suo compito è quello di liberare l'amata del menstrello, costretta dal crudele destino a diventare la moglie dello Sceriffo. A questo si aggiunge anche un altro problema: John è stato visto a Wickham e sui villici è piovuta una grossa pena per non averlo consegnato al braccio secolare. Prima della fine Robin riuscirà a liberare la ragazza, consegnare la dote ai villici per pagare il riscatto e mandare alcuni simpatici regalini allo Sceriffo.
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Il buon Re Riccardo torna in Inghilterra dopo aver passato lunghi anni di prigionia in Germania. I fuorilegge lo salvano da una banda di vagabondi. La gratitudine del Re sembra senza ritorsioni, come il suo perdono, ma il Riccardo è un abile manovratore e Robin diventa ben presto il suo giullare. Alla fine Robin e Marion fuggono dal pungo di ferro di Riccardo, ma Marion viene colpita da una freccia e apparentemente muore nello stesso posto in cui perse la vita il padre di Robin. Saranno i poteri di Herne abbastanza grandi da riportarla in vita?
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Mentre lo Sceriffo è via, al castello arriva un feroce e irritabile Principe Giovanni e Gisbourne tenta di accontentarlo in ogni modo, ma con scarsi risultati. Al seguito del Principe c'è anche un prigioniero mascherato, la cui idendtità non può essere rivelata. Nel frattempo Herne rivela a Robin che Re Riccardo è destinato a morire e che il prigioniero misterioso è di grande importanza per i fuorilegge. "Uno vicino a te" mormora Herne e Robin, credendo si tratti di Little John, scomparso da alcuni giorni, organizza la fuga.
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Lo Sceriffo ha un grosso debito con de Talmond, un mercante ebreo, e ovviamente non ha alcuna intenzione di pagarlo. Sfruttando i recenti massacri di ebrei avvenuti a Londra e a York come esempio, lo Sceriffo decide di inscenare una rivolta. I suoi calcoli prevedono che de Talmont verrà ucciso nella lotta e nessuno potrà accusarlo. Ma Gisbourne, infatuato di Sarah, la figlia maggiore del mercante, riesce a farla fuggire con la famiglia e i beni più preziosi. Nel cuore della foresta ci sarà il confronto decisivo tra Robin, lo Sceriffo e il Sacro Libro del mercante.
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Con lo Sceriffo di nuovo lontano, Gisbourne decide di eliminare definitivamente i fuorilegge. Recluta un vecchio compagno d'armi, Bertrand de Neville, e la sua banda di mercenari Fiamminghi. Tutti i tentativi di combatterli vengono resi difficoltosi dal rito che si sta svolgendo in quei giorni: è il periodo della benedizione del raccolto da parte di Herne, e nessuna goccia di sangue può essere versata.
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Nonostante sia il prescelto da Herne, Robin non è immune dalla stregoneria. La malvagia incantatrice Lilith, seguace del defunto de Belleme, vuole la Freccia d'Argento. Riesce a legare a sé con un incantesimo il povero Robin e con la Freccia nelle sue mani riesce a far tornare in vita il perfido Barone. Sembra quasi impossibile sconfiggre nuovamente Belleme, ma i nostri eroi riusciranno con difficoltà nel loro intento.
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Dopo alcuni mesi passati sotto l'ombra di terrore di alcuni cavalieri demoniaci, un distante villaggio invia una richiesta di aiuto a Robin. I nostri eroi raggiungono il villaggio e scoprono che la banda che perseguita i villici non ha nulla di demoniaco, ma sono membri del Calderone di Lucifero, una congrega guidata dalla perfida Morgwyn di Ravenscar. La congrega scopre che la spada Albion è una delle sette spade di Wayland, tramite necessario per riportare nel nostro mondo Lucifero. Dopo essare riuscita ad entrare in possesso della spada, Morgwyn, con un incantesimo, mette la banda di fuorilegge contro il loro capo e Robin si vede costretto a combattere da solo contro il male.
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Minacciato dal Re Giovanni, lo Sceriffo riesce ad organizzare un agguato e a catturare quasi l'intera banda di fuorilegge. Si salvano solo Robin, Marion e Much, ma vengono braccati fino ad una capanna, dalla quale sembra che non possano scappare. Robin consegna Albion a Marion e esce a distrarre i soldati nemici, mentre Marion e Much riescono a raggiungere gli amici. Marion dice agli altri che Robin le ha detto di mantenere vivo tutto quello in cui hanno creduto e combattuto, e lo piange come morto, ma gli altri sono stati liberati da un uomo incappucciato che altri non poteva essere che Robin... e chi è la figura incappucciata che scaglia l'ultima freccia infuocata al termine della puntata?
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Dopo la morte di Robin di Loxley il gruppo di fuorilegge si è dispreso: Marion, perdonata, vive con il padre e gli altri si sono sparpagliati nei vicini villaggi. Ma Herne non ha ancora finito con loro. Chiama il giovane Robert di Huntingdon, lo nomina nuovo Uomo dal Cappuccio e lo obbliga a ritrovare la banda e a riprendere la lotta contro l'oppressore. Durante un ballo indetto per appianare alcune dispute tra le Conteee e Owen di Clun, Signore della Marca, Robert si invaghisce di Marion e si vede poi costretto a salvarla dalle attenzioni morbose di Owen. Dopo aver faticosamente riunito la banda di fuorilegge, Robert libera Marion ed elimina il cattivo.
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Robert ha definitivamente accettato il ruolo di Uomo dal Cappuccio e si nasconde con gli altri nella Foresta ma la sua vita come erede della Contea di Huntingdon non lo aveva preparato a questo e viene presto ferito in un agguato. Marion lo cura, facendo la spola tra la Foresta e il castello del padre, ma lo Sceriffo la cattura e si impossessa di Albion. Ha sentito del ritorno di Robin Hood e vuole usarla come ostaggio. Robert, sfruttando il fatto che nessuno lo ha ancora identificato come nuovo Robin Hood, la salva e la porta al sicuro nei boschi. Per entrambi non resta altro che riprendere la vita da fuorilegge.
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Una giovane donna, Isadora, e suo padre Agrivaine, guardiano di un tesoro senza prezzo, vivono in un castello in rovina. Nonostante il vecchio preveda la sua morte leggendo i Tarocchi, sembra più preoccupato per il pericolo che sembra minacciarli. Il suo vecchio braccio destro e un suo compare minacciano il tesoro della famiglia. Isadora arriva da Robin chiedendo aiuto - ma Herne avvisa: "È tempo di prove... il Re che è stato e il Re che sarà... non posso aiutarti"...
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Offeso dalla mancanza di capacità dello Sceriffo, Re Giovanni decide di rimpiazzarlo. I fuorilegge sono deliziati... fino a quando scoprono che il nuovo Sceriffo è il famigerato Macellaio di Lincoln. Il vecchio Sceriffo è cacciato dal castello e dalla città e viene abbandonato nel cuore della foresta. Riusciranno Robin e lo Sceriffo ad unire le loro forze per combattere il nemico comune?
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Diretti all'Abbazia di Croxden per alleggerire alcuni forzieri, i fuorilegge incontrano e salvano una nobildonna, diretta all'Abbazia per ricevere la benedizione dalla Croce di San Ciricus, che si dice dotata di poteri miracolosi. Credendo di essere in punto di morte, la donna chiede a Tuck di ascoltare la sua confessione... veniamo così a scoprire uno strano legame che unisce Robin a Gisbourne. Nel frattempo, lo stesso Gisbourne è diretto all'Abbazia, travestito da lebbroso, guidato da scopi molto meno nobili.
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Much viene ferito mentre sono lontani da casa e la ferita sembra peggiorare e portarlo vicino alla morte. Strada facendo incontrano un buon samaritano che li guida fino al villaggio di Cromm Cruac, dove potranno ricevere cure e assistenza. Tutti vanno, tranne Tuck che sente qualcosa di sbagliato nel nome. Mentre lui e Marion si recano nella vicina Abbazia di Thornton per scoprire la verità sul villaggio, Robin e gli altri dovranno affrontare un vecchio nemico desideroso di vendetta.
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Frustrato dall'inefficenza della Sceriffo, arriva a Notthingam il Re Giovanni per finire da solo il lavoro. Il suo ultimo pupillo, Roger de Carnac, pensa che Robin verrà distrutto se i suoi seguaci cominceranno ad odiarlo. Non passa molto e inzia a spargersi la voce del fatto che Robin abbia cominciato a rubare ai poveri. Persino Herne sembra senza poteri contro la forza della cattiva pubblicità...
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Durante una visita al nonno, Much è catturato dallo Sceriffo, che minaccia di impiccarlo. Lo Sceriffo cambia idea quando Adam Bell, vecchio e famoso fuorilegge rapisce Martin, nipote dello stesso Sceriffo. Quest'ultimo sembra disperato e, pur di riavere il nipote, accetta di venire a patti con il suo nemico di sempre.
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Quando Re Giovanni decide di sposare la dodicenne Isabella due anni prima del previsto, l'ex Regina Hadwisa e suo padre, il Duca di Glouchester, dedino di complottare contro il Re. Non esistendo un erede naturale, ma solo un pretendente, il Principe Arthur di Britannia, decidono di giocare tutte le loro carte. Nel frattempo un giovane nobile, inseguito dagli uomini del Duca, chiede ai fuorilegge di diventare uno di loro... e lo Sceriffo non può fare nulla, costretto a letto perchè morso dal suo stesso cane. E Gisbourne è al comando...
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Little John vuole sposare Meg di Wickham e lascia la banda. Ma i suoi piani vengono madati all'aria da alcuni maiali scappati alla loro strana padrona. Mentre tutti stanno cercando i maiali scoparsi, Robin incontra il suo viscido zio, Lord Edgar. L'uomo pretende la Contea di Huntingdon, e accusa il padre di Robin di stregoneria. Il tutto mentre Re Giovanni è malato a Nottingham. Robin, ovviamente accetta di aiutare il padre.
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L'inverno è alle porte e il raccolto è stato povero ma, nonostante ciò, Re Giovanni ordina che tutto il grano sia preso dai villaggi e portato al castello, come scorta per i suoi soldati in lotta con i Gallesi. Robin e i suoi uomini non possono stare a guardare e si preparano all'azione. Ma questo orrore comune impallidisce davanti al pericolo che si profila all'orizzonte: i Figli di Fenrir portano morte e terrore nelle Abbazie vicine a Nottingham e, alla fine, anche Gisbourne lascia lo Sceriffo per unirsi all'orda selvaggia. Gulnar, lo stregone a capo di tutto, organizza un piano perfetto per libearsi di Robin e, quando Marion scopre un corpo senza vita all'interno del Cerchio di Pietre che già assistette alla sua morte, crede di aver perso nuovamente il suo Robin. Ma, alla fine di tutto: "Nulla è dimenticato, nulla sarà mai dimenticato".