[The Elvas Project ~ Darkopedia] [News] [Link ~ Mail] [The Elvas Project ~ Le Cronache di Elvas]
barra spaziatrice
[Infomazioni Generali] [Informazioni su Darkover] [Il sistema di Cottman, Darkover e la sua società] [La saga vista dai suoi lettori]
barra spaziatrice
[Torna a: La saga vista dai suoi lettori] [stampa] [scarica]



Gli eredi di Hammerfell

Daniel L. De Franchi


barra spaziatrice


TITOLO ORIGINALE - The Heirs of Hammerfell
COPYRIGHT - 1989 © Marion Zimmer Bradley
EDIZIONE ITALIANA - TEA DUE 93 - 1992
TRADUZIONE - Riccardo Valla
NUMERO DI VOLTE CHE L'HO LETTO/RILETTO: 5 (e non è finita!)
TEMPO DARKOVANO - Fine Cento Regni, dopo il Patto di Varzyl
TEMPO TERRANO - sconosciuto


barra spaziatrice


Protagonisti

Personaggi secondari (o nominati)

Personaggi storici nominati


barra spaziatrice


Ogni vita ha una influenza invisibile su tutte le altre...

Il libro "Gli Eredi di Hammerfell" è tra le storie di Darkover del fantasy più puro, non vi è alcuna delle contaminazioni fantascientifiche a cui la Bradley ci ha abituato, è situabile temporalmente alla fine dei Cento Regni, dopo la creazione del Patto di Varzyl Ridenow (detto il Buono o il Saggio) e durante la riunificazione ad opera degli Hastur. Non tutti si sottomettono al Patto da subito, alcune famiglie usano ancora la pece stregata e altre armi create con il laran. Ben presto le battaglie cominciano a diminuire ma, ancora, la pace è lontana dall'essere raggiunta.
Anni di guerre e di faide fratricide hanno decimato la popolazione e portato alla corruzione e alla morte di pianure e vallate ad opera di armi a matrice spaventose e inarrestabili. Con la fine delle guerre tra i regni e abbandonato il programma di selezione genetica, le Torri dei Comyn cominciano a perdere il loro potere e, di conseguenza, gli operatori e i sapienti che vi si dedicano iniziano a diminuire, preferendo la vita normale a quella, in qualche modo più appartata e piena di sacrifici, dei Cerchi di matrici.
E' ancora l'epoca dei Custodi maschi, più forti ma meno controllati delle controparti femminili, un epoca di disordini e guerre, ma anche di speranza. Infatti, proprio le Torri si fanno apprezzare per altri lavori per il miglioramento delle condizioni di vita sul pianeta. Grazie al lavoro dei Cerchi si costruivano palazzi, lastricavano strade e si facevano volare sofisticate macchine. Inoltre per i Cerchi era possibile lavorare anche fuori dalla sicurezza delle Torri... cosa impensabile negli anni seguenti.


barra spaziatrice


Opinione personalissima (liberi di non condividerla)

Il libro è il risultato di una buona idea di principio: la rivalità tra gemelli in un mondo ove uno dei detti principali è "nuda è la schiena di chi non ha fratelli!" farcita di note di colore che ci aiutano a conoscere un pezzo di storia di Darkover a cui l'autrice ha dedicato poca parte del suo ciclo, preferendogli periodi più turbolenti o serie di libri con temi più intriganti da sviluppare.
Purtroppo non è un romanzo eccezionale, quasi portato avanti a forza, o per inerzia... Manca completamente l'intreccio affascinante a cui l'autrice ci ha abituato con capolavori di più alto stile...
Il lettore dovrebbe avvicinarsi al romanzo senza fretta... come fosse il racconto di una favola o di una leggenda... e infatti troviamo episodi al limite del fantastico, come l'incontro di Alester con il rappresentante del piccolo popolo e lo scambio di indovinelli di tolkeniana memoria... (l'ho trovato completamente fuori!) o l'utilizzo della magia per vincere la battaglia, nonché il finale degno di una favola dei fratelli Grimm, con il "vissero tutti felici e contenti" e la ricomposizione della faida con il matrimonio degli eredi.
La sensazione di chi ha letto tutto il ciclo di Darkover è l'impressione di forzatura... una nota stonata. Mi spiego: i particolari sembrano portare a immaginare l'ambientazione non più nell'eterna società medievaleggiante a cui siamo soliti rapportarci, bensì a un'epoca storica che rievoca il 1700 d.C. dell'Europa (alla corte di Francia, per intenderci), con lo stesso esasperato gusto per i vestiti ricercati, la musica lirica e il teatro (clavicembali, palchi, buffet?), la moda di tingersi i capelli con strani colori (?) o l'utilizzo di parrucche. I punti di riferimento nei romanzi ambientati in tempo darkovano successivo sembrano così staccarsi e torcersi di nuovo a un tempo medievale. Un altro particolare: il clima sembra decisamente più caldo. Molta pioggia, rare tormente, ma più che altro uragani e tempeste sugli Hellers! Non reputo che tutta l'azione avvenga nella stagione estiva.
Personalmente "Gli Eredi di Hammerfell" non mi è piaciuto, principalmente per i motivi che ho delineato in precedenza. Gli preferisco romanzi di più forte impatto, come "La donna del falco" o "La signora delle tempeste" di ambientazione darkovana precedente oppure "La Riscoperta" o "La catena spezzata", nel futuro. Eppure vi sono elementi utili per costruire l'evoluzione storica del pianeta dal sole rosso... non possiamo scordarci di questo fatto importantissimo, malgrado le numerose incongruenze.


barra spaziatrice


Trama

Durante la riunificazione dei Cento Regni troviamo la storia de "Gli eredi di Hammerfell", ora una leggenda degli Hellers.
Tra i regni vicini di Storn e Hammerfell, incuneati fra le alte cime degli Hellers, si trascina da cinque generazioni una terribile e sanguinaria faida. Il proverbiale orgoglio della nobiltà darkovana impedisce ai due nemici di ricomporla onorevolmente, mentre si accaniscono a distruggersi l'un l'altro.
L'erede di Hammerfell, Alaric, viene preso prigioniero e muore, lasciando a piangerlo il padre Rascard, duca di Hammerfell e la giovane Erminie che fin da bambina lo ama. I due, spinti dall'amore per il loro congiunto, finiscono per sposarsi e ben presto la giovane duchessa da alla luce una coppia di gemelli, Alester e Conn, speranze del regno.
Ma gli Storn, tradizionali nemici, attaccano il castello degli Hammerfell con pece stregata e provocano la morte del duca e la separazione degli altri componenti della famiglia reale.
Trentasette anni dopo, a Thendara, il giovane duca Alester Hammerfell, perora la sua causa con il Re Aidan Hastur, interessato a creare un forte stato cuscinetto che possa arginare le mire degli Aldaran delle montagne. Intanto, la duchessa Erminie sogna incessantemente un giovane contadino che ha il volto del suo figlio perduto... egli è Conn, scampato a sua volta all'attacco degli Storn e dato per morto. Egli è stato allevato da un fedele scudiero, Markos, che lo nasconde ai suoi nemici e lo educa come se fosse lui il duca di Hammerfell.
I gemelli non sanno l'uno dell'esistenza dell'altro ma il destino intreccia le loro vite e li fa incontrare... dopo la gioia per la riunione della famiglia, cominciano i piani per la riconquista del trono. Alester parte da solo per i monti, alla ricerca di spade fedeli alla sua causa. Conn resta in città con la madre che credeva morta e che cerca di conoscere meglio, così facendo frequenta anche la fidanzata di suo fratello, Floria Elhalyn, e se ne innamora.
Anche Alester, in viaggio per Hammerfell, incontra una splendida fanciulla, che si rivela essere la nipote del suo mortale nemico, Ardrin di Storn. Ne rimane molto impressionato.
Alester incontra poi il vecchio scudiero di suo padre e fa la sua conoscenza, rivelandogli gli accordi presi con il Re delle pianure.
La tregua dell'incendio, che sui monti tradizionalmente sospende le guerre e le faide per il bene comune, sarà la chiave di volta del romanzo; gli uomini di Hammerfell e Storn combattono insieme per sconfiggere il fuoco che minaccia i loro monti, fianco a fianco. Alester salva la vita a Lenisia Storn, finendo al suo posto sotto un albero in fiamme e viene ospitato sotto il tetto del suo nemico per essere curato; si innamora così della nipote di Ardrin.
A Thendara, intanto, avvertiti dalle visioni del loro laran, Erminie, Floria e Conn partono per riscattare Alester che credono in pericolo e che trovano invece ospitato con tutti gli onori.
Una nuova crisi si presenta alla porta: l'esercito di Aldaran di Scathfell vuole impedire che il Re Hastur ricomponga l'antica faida e tende un agguato alla sua scorta, in viaggio alla volta di Storn.
Saranno le visioni e la magia delle pietre matrici a salvare la missione del Re. La duchessa Erminie, aiutata da un cerchio di sapienti suoi parenti e ricordando un detto antico, metterà in campo un esercito di orsi e conigli, chiamando a raccolta gli animali della foresta e mutando il loro aspetto. Aldaran si troverà così ad affrontare un imponente esercito sbucato dal nulla che farà crollare i suoi piani di conquista. Nella battaglia, muore il cane Gioiello, sacrificando la sua vita per la salvezza di Alester.
Dopo la lotta, l'inevitabile conclusione aspetta i protagonisti del romanzo. Il Re Aidan proporrà i termini della fine della faida secolare, ricomposta grazie al matrimonio del duca Alester con Lenisca, la nipote di Storn e la unificazione dei due regni in uno solo. Conn a sua volta sposerà Floria e resterà al fianco del gemello, non più rivale all'ombra del fratello. Il cugino del re, Gavin Delleray, compose una ballata su questi fatti.

... e vissero tutti... meno il cane ...felici e contenti!











The Elvas Project © SDE Creations
© Daniel L. De Franchi
Aggiornato il: 05/11/2005