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Titolo: Bellatrix - Capitolo 4
Autore: Genkai
Serie: Saint Seiya (dal manga/anime di Masami Kurumada)
Pairing: Shun x Bellatrix, Hyoga x Shun
Spoiler: nessuno in particolare, il racconto si posiziona tra la battaglia al Grande Tempio e quella ad Asgard
Rating: NC17, yaoi, etero
Parti: 6
Status: in lavorazione
Archivio: HSC

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: Bellatrix :

< Genkai >



Capitolo Quarto

Bellatrix

Le porte delle stanze del Saint George sono tutte uguali, ma da questa provengono una dolce musica indiana ed un vago sentore d'incenso: è la stanza di Shun. Sono qui davanti da almeno dieci minuti cercando di trovare il coraggio di bussare. É più difficile che affrontare il nemico in battaglia, ma se non trovo il coraggio di bussare come potrò dirgli quello che sono venuta a chiedergli? Forse se proprio non ci riesco posso sempre dirgli che... Che cosa? Che sono venuta a dargli la buona notte? Che passavo di qui per caso e che ho sentito questa bellissima musica? Qualcosa m'inventerò. Alzo la mano, per l'ennesima volta, ma non la riabbasso, finalmente busso. Il volume della musica si abbassa e Shun mi apre la porta.
«Ciao, entra pure!» E si sposta accompagnando le parole con un gesto del braccio. Resto lì impagliata sulla soglia poi entro mormorando un permesso quasi impercettibile, ma Shun deve averlo sentito perché sorride.
Beh adesso sono in ballo e devo ballare!
«Senti... avrei bisogno di parlarti.»
«Certo accomodati e scusa il disordine.»
In effetti la sua stanza è lievemente disordinata, ma è molto meglio della mia che è vuota e con il letto quasi sempre intatto. Shun si avvicina allo stereo poi mi fa cenno di sedermi con lui sul letto. Indossa una maglietta e dei calzoncini. Così sembra un ragazzino di sedici anni come tutti gli altri, ma anch'io devo sembrare una comune ragazzina con addosso la camiciona a scacchi di tre taglie più della mia, che ho impiegato parecchio a scegliere dal mio armadio. Shun si accorge del mio sguardo e dice lievemente imbarazzato:
«Sai mi ero già cambiato, se avessi saputo che saresti venuta... Di cosa volevi parlarmi?»
«Beh... ecco...» sospiro, non so più da che parte cominciare, «è... sarebbe una cosa personale...»
«Vuoi chiedermi qualcosa di personale?»
Annuisco, non riesco a parlare. Shun sorride, a me si blocca il respiro e il mio cuore perde un battito. Prendo un gran respiro, raccolgo tutto il mio coraggio a due mani e comincio a parlare sperando che non m'interrompa, non so se sarei in grado di continuare.
«Ecco, ho visto come guardi Igor e mi chiedevo...» ecco tutto il mio coraggio è gia finito! Sento Shun irrigidirsi al mio fianco, ma non deve essersi offeso perché mi incoraggia in tono gentile.
«Sì? Avanti non aver paura.»
Fisso le mie mani che posate sulle ginocchia stringono l'orlo della camiciona.
«Beh mi chiedevo se,» lo guardo di sottecchi con la testa abbassata, «ecco se... ti piacciano anche le donne o solo gli uomini.» Oddio l'ho detto! Ci sono riuscita. E se mi dicesse che gli piacciono solo gli uomini, cosa faccio? No niente panico: gli dico grazie, mi alzo e me ne vado. Sì farò così.
Shun sorride, mi prende per le spalle e mi gira verso di lui.
«Vorrei guardarti in faccia mentre ti rispondo.» Lo dice con un tono tanto gentile, io obbedisco senza esitare. «Sì è vero, mi piace molto Hyoga, ma mi piacciono anche le donne.»
«Davvero?» Quasi non ci credo.
«Sì certo!» Se continua a sorridermi così dovranno ricoverarmi di corsa per un infarto.
«E io avrei, così tanto per dire...» non riesco a guardarlo negli occhi e abbasso la testa, «per me potrebbe esserci qualche speranza?» Sento due sue dita sotto mio mento e dolcemente mi fa girare la testa, il suo sorriso è anche più dolce del solito, avvicina la sua testa alla mia e chiudendo gli occhi mi bacia sulle labbra, prima leggermente e mentre chiudo gli occhi lui aumenta la pressione. Le sue mani scendono verso la mia schiena e mi stringe a sé. Le nostre labbra si separano per qualche istante in cui ci guardiamo e Shun mormora al mio orecchio.
«É sufficiente come risposta?» Non aspetta una risposta e comincia a mordicchiarmi il lobo. Torna a guardarmi e nei suoi occhi si è accesa una strana luce. Mi bacia di nuovo e questa volta mi da anche una leccatina sul labbro superiore, e poi insinua dolcemente la sua lingua tra le labbra. Io non so cosa fare e lo assecondo. La sua stretta aumenta e mi fa sdraiare sul letto. Tra una bacio e l'altro si ferma e mi guarda accarezzandomi il viso, le sue mani sono calde.
«É da tanto tempo che non faccio l'amore...»
«Io non l'ho mai fatto.»
Shun si scosta arrossendo violentemente.
«Scusami, io... io ho lasciato che l'istinto prendesse il sopravvento sulla ragione. Se tu non vuoi mi fermo qui e se vuoi andartene non cercherò di fermarti.»
«Non voglio andarmene, cioè se tu vuoi che resti, però vorrei... nel senso: non ci vedo nulla di male, ma non so...»
«Tranquilla, non c'è problema, se non vuoi farlo, aspetterò finche vorrai, finche sarai sicura.»
«No, non è questo e che non so... non so da che parte cominciare.»
«Anche prima sembravi non sapere da che parte cominciare eppure sei riuscita chiedermi se sono omosessuale o bisessuale.»
La mia faccia assume un'espressione è dubbiosa, non ho idea di che cosa stia parlando Shun.
«Shun... di cosa stai parlando?»
«Non sai cosa voglia dire omosessuale?»
Scuoto la testa.
«No credo di aver capito cosa vogliano dire quelle parole, quello che non so è come si faccia.»
«A fare cosa? Essere omosessuali o bisessuali, non è qualcosa che si fa, ma ciò che si è!»
«No. Non capisci, quello che non so è come si faccia l'amore! Tu sei stato il primo che mi abbia mai baciata.»
Gli occhi di Shun si spalancano per la sorpresa. Così e ancora più bello, se possibile.
«Vedi, io ero da solo col mio maestro e lui era talmente preso dalla contemplazione del Cosmo che non si è mai curato di me se non per insegnarmi a raggiungere il mio Cosmo e a combattere. Non ha mai fatto caso al fatto che fossi un maschio od una femmina, gli importava soltanto di forgiare un cavaliere per poi potersi dedicare alla contemplazione senza ulteriori distrazioni!»


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Ho appena aperto gli occhi, Shun dorme ancora, ed io sono tra le sue braccia. Non ho dormito gran ché, ho dovuto tenere attivo il mio Cosmo per tutta la notte, altrimenti sarei morta di caldo. La porta si apre di scatto e vedo Igor che sta per dire qualcosa, ma vedendomi nel letto con Shun si blocca con la bocca aperta ed un'espressione ebete sul volto. Mi porto un dito alle labbra per fargli capire di non parlare poi in un sussurro gli dico che Shun dorme ancora. Le sue orecchie hanno percepito il messaggio, ma il cervello non ha ancora compreso, sembra sconvolto da quello che vede. Comunque dopo qualche secondo annuisce e chiudendo piano la porta se ne va. "Hai visto blocco di ghiaccio siberiano? Questa notte ho dormito con Shun e tu? Da solo nel tuo letto!" Shun mi ha raccontato come Igor l'abbia rifiutato ed adesso ci sono io nel letto di Shun, mi sento trionfante come dopo una vittoria.
Come disturbato dalla silenziosa venuta di Igor, Shun entra nel dormiveglia e comincia a strofinarsi contro di me, sento le sue mani che passano ripetutamente sulla mia schiena, la sua testa si posa sul mio seno e gira più volte il volto come in una carezza, i suoi piedi incontrano i miei e le sue gambe s'intrecciano alle mie. Mi sento scossa dai brividi ed i muscoli del ventre si contraggono quasi dolorosamente. Lentamente i suoi movimenti smettono e dopo qualche minuto alza la testa e mi sbircia in volto. Faccio finta di essere ancora addormenta. Lo sento alzarsi e socchiudendo appena un occhio lo guardo avvicinarsi alla finestra ed aprirla. Noto uno strano gonfiore nei suoi pantaloncini. Dopo essersi stirato come un gatto si gira verso il letto e mi guarda, questa volta lo guardo anch'io tendendogli le braccia perché torni a letto con me.
Shun si avvicina al letto e si siede sul bordo.
«Bellatrix, non so se riuscirei a fermarmi questa mattina.»
«Shhh,» gli intimo il silenzio e, con un sorriso, lo attiro verso di me. «Non so cosa mi abbia fatto, ma voglio che mi stringa e mi baci. E voglio che tu faccia tutto quello che vuoi.» Non si fa pregare troppo, si sdraia accanto a me e passa le sue braccia intorno alla mia schiena. «Insegnami a fare l'amore, Shun,» lo prego sussurrandogli in un orecchio. Questo sembra quasi fargli perdere il controllo. Le sue carezze diventano frenetiche ed anche i suoi baci. Si toglie maglietta e calzoncini e nella foga di slacciarmi la camicia fa saltare un paio di bottoni. Siamo entrambi nudi, il suo corpo è così caldo che devo alzare di molto il livello del mio Cosmo. Si scosta da me per un attimo e mi osserva tutta. Il suo sguardo ferma sul mio seno e lo sento gemere, e strofinare sulla mia gamba una parte molto dura di lui che non sapevo esistesse.
«Oh Bellatrix, sei così bella...» la sua voce è roca e mi mette i brividi, ansima un paio di volte, e con uno sforzo visibile riesce a mormorare. «Ho paura che ti faccia male all'inizio, ma poi è molto bello.» Mi sento tutta scombussolata ed uno strano calore salire dal basso ventre. «Oh Bellatrix, non resisto...»
Il Cosmo di Shun è troppo caldo e non riesco a far bruciare il mio abbastanza da contrastare il calore, una fitta di dolore dal ventre, che abbassa ancora di più il mio livello di concentrazione, è subito seguita dal calore di Shun che adesso sembra provenire anche da dentro di me. Mi scopro ad urlare un attimo prima di perdere conoscenza.


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Igor

Ho percepito chiaramente per tutta la notte il Cosmo di Bellatrix, ma nulla avrebbe potuto prepararmi a quel che vedo aprendo la porta della camera di Shun. Io volevo semplicemente chiedergli se fosse pronto per andare a correre. A quest'ora è sempre sveglio e già vestito, seduto sul letto rifatto che mi aspetta sorridente, quindi apro al porta senza bussare. Vedere Shun che dorme ancora è strano, ma quel che mi lascia basito è vedere Bellatrix tra le sue braccia. Mi fa segno di tacere e mi sussurra qualcosa. Dopo qualche secondo capisco che ha detto che Shun sta ancora dormendo. Chiudo la bocca e la porta e me ne vado. Sento un dolore sordo all'altezza del cuore, dopo quello che c'è stato tra noi... No non c'è stato nulla, ma avrebbe potuto! Shun mi aveva fatto chiaramente capire di essere attratto da me, ed io gli avevo altrettanto chiaramente, forse addirittura duramente, detto di non essere interessato a quella svolta nel nostro rapporto. Però, Shun ha continuato a guardarmi con adorazione, il suo affetto per me non è cambiato, nonostante il mio rifiuto. E adesso... Lui non mi deve niente, dopo il modo in cui l'ho trattato, ma vederlo dormire con lei... Sento il Cosmo di Bellatrix innalzarsi... É in camera con Shun! Shun non è capace di far del male alle persone che ama e se ha dormito con lei, le vuol bene. É indifeso davanti a lei! Lo sapevo, ha aspettato il momento migliore per coglierci tutti di sorpresa. Mi precipito nella sua stanza, il mio Cosmo espanso a limiti dove non mi ero mai spinto, e quel che vedo mi coglie ancor più impreparato: Shun è uscito dal letto, mentre Bellatrix giace lì nuda e coperta di vesciche!
«Shun, cosa è successo qui?»
«Non lo so!» Scoppia in lacrime. «Stavamo facendo l'amore, quando lei si è messa ad urlare, la sua pelle diventava rossa e si riempiva di vesciche, poi è svenuta. Oh Hyoga, non so cosa fare!»
«L'unica cosa da fare è portarla in ospedale! Vestiti.»
Mentre Shun si veste cerco di raffreddare Bellatrix sottraendo calore dal suo corpo, la pelle sembra trarne giovamento, ma le ustioni sono gravissime.


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All'ospedale i dottori vorrebbero sommergerci di domande, ma sanno che veniamo dalla Grande Fondazione e lasciano perdere, noi diciamo soltanto di aver trovato questa nostra amica ridotta in questo stato fuori dalla Tenuta della Fondazione. Portano Bellatrix in una stanza sterile, dicono che c'è pericolo di infezioni, devono reidratare la pelle, non si pronunciano sulla sua sopravvivenza. Shun resta pietrificato da queste parole. Si accascia su una sedia cercando la mia mano. La stringe forte e sembra trarne un poco di conforto. Io sento ribollirmi il sangue nelle vene, dovrei esserci io nel suo cuore, non quella ragazza! Non voglio che sia così preoccupato per lei!

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Mentre torniamo in taxi, Shun scoppia di nuovo a piangere.
«Oh Hyoga, cosa le ho fatto! Come posso avvicinarla ancora, dopo quello che è successo.»
Si stringe a me e io gli carezzo la testa e la schiena, mormorandogli frasi di conforto. Il tragitto è breve e dopo aver pagato il taxi, accompagno Shun nella sua stanza, lui piange ancora, lo faccio sdraiare sul letto sfatto.
«Adesso cerca di dormire.» «Resta con me Hyoga, non me la sento di rimanere solo in questo momento.»
Non ho esitazioni, m'infilo sotto le coperte e lo stringo forte a me. Sento le sue mani che vagano sulla mia schiena prima di aggrapparsi a me come se fossi l'unico punto saldo nell'universo. Sento questo suo attaccamento come un balsamo sulle ferite che vederlo con Bellatrix ha aperto nel mio cuore, lo accarezzo anche io, lo sento strusciarsi contro di me in cerca di protezione.
«Proteggila, Hyoga.»
«Chi devo proteggere?»
«Bellatrix. Proteggila da me.»
«Ma cosa dici Shun! Sei sempre pronto a dichiarare che non vuoi fare del male a nessuno, e adesso mi dici che dovrei proteggere Bellatrix da te?»
«Sì, lei mi piace, e non sai quanto questa notte l'abbia desiderata! E quando stamattina si è concessa a me... Hyoga, sono stato il primo! Ci crederesti che una ragazza così bella non sia stata assediata da corteggiatori al Grande Tempio?»
«Shun, fingeva di essere un ragazzo! E poi chi avrebbe avuto il coraggio di avvicinarla, col carattere che si ritrova!»
«É vero, a volte sembra anche più gelida e distante di quanto lo sia tu!»
«Che cosa? Io sarei gelido e distante?»
«Sì Hyoga, ti adoravo da lontano e quando ho finalmente trovato il coraggio di dirti quello che provavo per te...»
«Provavi, Shun? Non provi più nulla per me?»
«Io ti voglio ancora molto bene, Hyoga, ma credo di essermi innamorato di Bellatrix, è come se qualcosa mi legasse a lei da prima del tempo. Non so come spiegartelo, ma è come se la conoscessi ad sempre!»
Si stringe più ancora più forte e affonda il viso nella mia spalla, io aspiro il suo profumo, non si accorge della reazione del mio corpo alla sua vicinanza!
«Shun, io non ti piaccio più?»
Solleva la testa e mi guarda con quei suoi bellissimi occhi di giada liquida.
«Come puoi pensare una cosa del genere? Rifarei anche subito quel che ho fatto nella Casa di Libra!»
Mi lascio andare e lo bacio, sembra sorpreso, ma non mi respinge, mi faccio strada tra le sue labbra e lui mi accoglie in quel caldo rifugio.
Il bacio si fa più appassionato e le mie mani vagano tra i suoi capelli. Adesso mi rendo conto che nonostante quel che credessi di me, lo desidero, e da molto tempo. Ho bisogno d'aria e mi stacco dalla sua bocca. Gli slaccio la camicia e passo le mie mani sul suo petto, Dio, la sua pelle sembra seta! Sento i suoi capezzoli farsi duri sotto le mie dita.
«Hyoga... Hyoga,» Shun mormora il mio nome con voce roca e questo mi eccita ancor di più. La mia mano scende verso il suo ventre, mi accorgo che i jeans striminziti che indossa faticano a trattenere la sua erezione, slaccio con esasperante lentezza i bottoni, quando faccio scivolare la mia mano sul suo membro in una dolce carezza, lui geme.
«Aspetta Hyoga... Bellatrix...»
«Smettila di pensare a lei, adesso ci sono io qui con te!» Urlo quasi. Non voglio che pensi a lei, voglio esistere solo io per lui, voglio essere il suo universo. Gli strappo di dosso i vestiti e mi spoglio con quasi altrettanta furia. Sì è spaventato, ma questo non riesce a fermarmi. Lo sollevo, lo faccio sedere sul mio ventre e lo penetro. Lui grida dal dolore, e le lacrime si fanno più copiose nei suoi occhi. Nel momento in cui vengo dentro di lui, lui urla il mio nome accasciandosi contro di me ed una folle gioia irrompe nella mia mente.
Restiamo sdraiati dolcemente l'uno nelle braccia dell'altro per un tempo che mi sembra brevissimo, ma in realtà sono alcune ore.
«Hyoga, posso chiederti un piacere?»
«Tutto quello che vuoi, Shun, non potrei negarti nulla.»
«Prenditi cura di Bellatrix, io non credo di potermi avvicinare a lei senza costituire un pericolo. La prima volta che anche solo le sfiorassi una mano potrei ustionarla ancora! Ti prego vai a trovarla in ospedale al posto mio, tienile compagnia, aiutala a dimenticarmi. Poi potrà tornare in Grecia o nel Pamir. Così non ci vedremo e non correrà altri rischi!»
All'inizio le sue parole mi fanno arrabbiare, dopo quello che c'è stato tra noi, pensa ancora lei, poi lo ascolto davvero e capisco quel che dice. Nonostante stia dicendo di essere preoccupato per lei, non la vedrà più, ed io sarò di nuovo padrone del suo cuore! Così prometto che farò come desidera.


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Io mantengo sempre le promesse anche se mi costa. Mi sto preparando per andare in ospedale quando bussano alla mia porta. É Shun che restando sulla porta mi porge un grosso mazzo di coloratissimi fiori di campo. Mi chiede di portarli a Bellatrix e di dirle che sono da parte mia. Io lo invito ad entrare, ma lui si fa d'improvviso timido e cerca di andarsene, lo prendo per un polso lo tiro dentro e lo faccio sedere sul letto. Appoggio i fiori sul tavolo e mi accomodo al suo fianco. Ieri sera l'ho praticamente violentato, devo chiedergli scusa, devo essere sicuro che i nostri rapporti non siano compromessi. É teso come una corda di violino.
«Shun...» gli sfioro una mano e lui la ritrae, ha paura di me? «Shun, senti, io... io devo chiederti perdono. Ieri sera...» Vorrei guardarlo negli occhi, ma lui guarda dappertutto, tranne che verso di me. Mi alzo dal letto e mi inginocchio davanti a lui, gli prendo le mani, e le stringo. «Shun ti prego guardami,» i suoi occhi si fissano nei miei. Devo raccogliere tutto il mio coraggio per andare avanti. «Ieri mattina quando ti ho visto dormire con Bellatrix, ho capito,» mi si spezza la voce, «ho capito un cosa. Ho capito che ricambio i tuoi sentimenti.»
«Non c'è modo migliore di comprendere il valore di una cosa che perderla.» La sua voce così neutra mi ferisce, cerco di nasconderlo, ma lui se ne accorge lo stesso. Le sue mani stringono le mie. «Perdonami Hyoga.»
«Ti perso Shun? Ho rovinato tutto ieri?»
Per tutta risposta i suoi occhi si riempiono di lacrime, si avvicina e posa sulle mie labbra un delicatissimo bacio. Non so come mi ritrovo sdraiato sul letto, Shun mi sorride. Mi bacia di nuovo, e questo è un bacio passionale e profondo. É lui a prendere l'iniziativa e slacciarmi la camicia un bottone alla volta baciando ogni centimetro di pelle che scopre. Ogni bacio mi manda un brivido lungo la schiena. Ha slacciato appena tre bottoni ed io sono già eccitato. Gli sfilo la maglietta e gioco con un capezzolo, lui mugola, sento che si sta eccitando. Le sue mani scendono all'allacciatura dei miei pantaloni, litiga per qualche istante con i troppi bottoni, accidenti a me, non potevo mettermi dei pantaloni con la zip?! Ma quando finalmente raggiunge la sua meta, mi guarda sorridente, una luce maliziosa brilla nei suoi occhi. I suoi pantaloni sono più facili da togliere dei miei e in pochi istanti Shun è nudo. Resto affascinato dalla sua pelle candida, gli accarezzo le spalle e i capelli, mentre lui scivola sul mio corpo. Nel momento in cui sento la sua lingua sfiorarmi entro quasi in trance, dalla quale mi risveglio, esausto dopo l'orgasmo. Shun si è sdraiato accanto a me, lo bacio e sento il mio sapore sulle sue labbra. Mi guarda esitante, gli scompiglio dolcemente i capelli. Sembra prenderlo come un segnale e riprende a stuzzicarmi, il mio corpo è più pronto del mio spirito ancora estasiato dall'esperienza appena vissuta, e reagisce prontamente. É sempre lui a prendere l'iniziativa e farsi penetrare dolcemente, se prima credevo di essere entrato in trance, quel che prova ora si avvicina ad un'esperienza mistica. Ieri non ho provato nulla del piacere soffocante che provo adesso. Ero talmente pieno di rabbia e di gelosia nei confronti di Bellatrix, che pensavo mi avesse rubato il cuore di quest'angelo, che adesso giace tra le mie braccia, che non ho capito nulla di quel che succedeva. Sì il mio corpo era dentro Shun, ma i nostri spiriti non erano in sintonia come adesso, ieri sera ho solo fatto mio il suo corpo, questa mattina è mia anche la sua anima. Mentre vengo dentro quest'adorabile creatura, lui inonda il mio ventre, esco delicatamente da lui e Shun si sdraia al mio fianco, gli occhi chiusi, il respiro ancora affrettato.
«Hyoga, posso dormire qui?»
«Certo. Io però devo andare.»
«Lo so,» e mi sorride. Tutto in me anela a restare al suo fianco, ma gli ho fatto una promessa e la devo mantenere. Mentre mi lavo lui deve addormentarsi, perché mentre mi vesto e poi esco sento il suo respiro regolare.
Lungo la strada sorrido. Una nuova consapevolezza si è fatta strada in me, questa mattina è stato sempre Shun a prendere l'iniziativa. Non l'avrebbe fatto se non provasse ancora qualcosa per me, Bellatrix è stata semplicemente la parentesi di una mattina!


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Shun

Faccio finta di dormire mentre Hyoga si veste ed esce. Resto qui nel suo letto, l'odore nei nostri corpi mi solletica le narici, ma non è per questo che dai miei occhi scendono lacrime. Mi sento tremendamente colpevole. Per ieri sera e questa mattina. Ho capito quali fossero le intenzioni di Hyoga, ieri, voleva che mi togliessi dalla mente Bellatrix ed il fatto che l'ho ferita talmente che i medici non garantiscano per la sua vita. So che lui si sente colpevole, che crede di avermi violentato, ma come può un atto di amore essere una violenza? E quello che io ho fatto a Bellatrix cos'è stato? Voleva essere un atto d'amore, ma in realtà è stata una violenza anche maggiore di quel che Hyoga crede di aver fatto a me!
E questa mattina ho cercato consapevolmente di annegare il mio rimorso nel suo corpo, eppure adesso mi sento anche peggio di prima. Un mese fa mi sognavo tutte le notti di essere accolto nel cuore e nel letto di Hyoga, e adesso che quei sogni si sono avverati, sogno un altra persona. Come sono volubile! Ma voglio vivere questo sogno fino a far divampare di nuovo alte le fiamme dell'amore per Hyoga che bruciavano nel mio cuore e che adesso sono carboni sotto la cenere.
Quando Hyoga torna mi dice che ha potuto vedere Bellatrix solo attraverso il vetro della stanza sterile dove la stanno curando, non ha ancora ripreso conoscenza e che i medici temono ancora per lei, nonostante abbia passato la notte e questa è una bella notizia secondo loro. Per non pensare a Bellatrix che giace in quel letto d'ospedale in bilico tra la vita e la morte, per non pensare al suo corpo, che ancora, nonostante il male che le ho fatto, desidero ancora tantissimo, per non pensare al freddo della sua pelle bianca, bacio la pelle fresca e chiara di Hyoga. Facciamo di nuovo l'amore, dolcemente come questa mattina.
Nei giorni seguenti il copione si ripete uguale: io che cerco di annegare la disperazione e il desiderio di Bellatrix nel corpo di Hyoga, ma la disperazione aumenta e le condizioni di Bellatrix, non migliorano. A volte dopo che abbiamo fatto l'amore Hyoga mi guarda in maniera strana, quasi arrabbiata, non ne capisco il perché.
Un giorno Hyoga torna dall'ospedale scuro in volto.
«I dottori hanno detto che le sue condizioni stanno lentamente migliorando. Sono stupiti che un paziente portato da noi guarisca a ritmi umani.»
«Cosa? Ma non usa la sua energia cosmica per guarire?»
«E cosa ne so! Comunque hanno detto che si risveglierà molto presto.»
Il macigno che mi sentivo sul cuore da giorni e giorni si sbriciola e non posso fare a meno di sorridere. Mi sento euforico.
«Davvero? Che bella notizia!» E salto al collo di Hyoga che mi stringe tra le braccia. La sua stretta aumenta. Adesso più che mai devo concentrarmi sull'amore che Hyoga prova per me. Quando Bellatrix si sveglierà, non dovrò mai più toccarla, e sarà facile se non la desidererò più. Bacio Hyoga nel bel mezzo del salone dove ci troviamo e gli propongo di ritirarci nella sua camera.
Spogliandolo cerco di essere il più seducente possibile, ma lui sembra distratto, assente. Dopo alcuni baci l'istinto prende il sopravvento e comincia a ricambiarmi. Ma nonostante tutto percepisco che la sua mente non è del tutto con me, fino a che preda dell'estasi grido, rendendomene conto un istante troppo tardi, il nome di Bellatrix e due occhi di ghiaccio si piantano, solo per un istante, nei miei. Mentre giacciamo esausti sul letto Hyoga mi abbraccia di nuovo e mi stringe forte. Sembra disperato.
«Allora ti ho perso davvero?»
«Cosa dici Hyoga? Sono qui con te.»
«Ma il tuo cuore è in quel letto d'ospedale.»
«No! Hyoga è qui con te. Io ti amo, ti ho sempre amato. Quello che adesso c'è tra noi è la realizzazione dei miei sogni più belli!»
«Allora perché hai gridato il suo nome?» Ha le lacrime agli occhi, e ognuna di quelle lacrime è una coltella al mio cuore. Che creatura orrenda sono: prima ho ferito lei e adesso sono riuscito a ferire anche Hyoga.
«Ti prego Hyoga non piangere. Tra me e Bellatrix non c'è niente. C'è stato, no ci sarebbe stato solo del sesso, quella mattina, niente di più!»
«Stai cercando di convincere me o te stesso?»
«Mi conosci meglio di chiunque altro. Come puoi pensare che farei l'amore con te se non ti amassi?»
«Non lo so Shun. Avresti fatto l'amore con Bellatrix, e questo vuol dire che qualcosa per lei provi, no? L'hai detto tu, non faresti mai l'amore con una persona che non amassi.»
«Era solo un'infatuazione! Ero frustrato, ti desideravo così tanto, che ho cercato di dimenticarti per qualche tempo con lei. Ma adesso che i miei sogni si sono avverati ho capito. Bellatrix è solo un'amica, una compagna di lotta, niente di più. Ora che sono con te non ho più bisogno di nulla.»
«Lei non è una nostra compagna di lotta! Lei non ha fede in Athena.»
«Bellatrix ha fede nella giustizia, ha del rancore verso questa incarnazione di Athena perché le da la colpa della morte di Ayolos. Anche tu sai che è così. Ma adesso basta parlare di lei. Ti sei già stancato di me?»
E ancora facciamo l'amore.














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