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I due soldati

Edric e Dyan MacAran

Il Northern Scoundrel era abbastanza affollato quella sera, ma non così tanto da far passare inosservato l'ingresso dei due alti stranieri, che con noncuranza si avvicinarono al banco.
«Salve stranieri, cosa posso servirvi?»
«Del sidro e un'informazione»
Alar squadrò per bene i due uomini che aveva di fronte: talmente simili tra loro da non poter essere altro che fratelli, con un'aria familiare, Alar non riusciva a ricordarsi dove li avesse già visti. E questo gli dava altamente fastidio!
«Che genere d'informazione?» chiese mescendo il sidro.
«Cerchiamo una persona e ci hanno detto che forse si è fermata in questa valle»
«Che tipo di persona?»
«Beh... Alto, muscoloso, capelli biondo scuri arruffati, occhi grigio-azzurri, di poche parole, maniere spicce.»
Alar si sentiva sempre meno tranquillo. «Parecchia gente corrisponde a questa descrizione.»
«Magari ha cambiato nome, ma si faceva chiamare Shann McKee.»
Il volto di Alar si fece di granito.
«Mai visto né conosciuto!»
I due uomini finirono di bere il sidro.
«Grazie lo stesso. Quanto vi dobbiamo?»
«Tre sekal
Le monete furono appoggiate sul bancone con delicatezza.
«A proposito, magari conoscete Kelan MacAran?»
«Neanche lui!»
«Beh, se mai lo incontraste ditegli che Dyan ed Edric lo salutano.»
Alar non cambiò espressione, i due si allontanarono dal bancone e uscirono dalla taverna senza guardarsi intorno. Alar li seguì rimase nell'ombra della porta per osservare le loro mosse.


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Dyan ed Edric si guardarono intorno nella piazza dove la fontana con raffigurate Evanda ed Avarra lanciava verso il cielo zampilli di acqua. Videro un uomo snello, un po' più basso di loro, coi capelli rossi che uscendo dalla Torre si dirigeva nella loro direzione.
«Se quello sta alla Torre, sicuramente conosce, Kelan!»
«E magari anche Damon...»
«... e Damon saprà sicuramente dov'è il capitano McKee!»


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Anndra si stava dirigendo alla sua nuova casa, quando fu avvicinato da due giovani.
«Vai Dom, possiamo importunarvi un momento?»
Anndra li osservò attentamente, i volti aperti e sorridenti.
«Ditemi.»
«Stiamo cercando Shann McKee, magari voi lo conoscete...»
«Sì, lo conosco, abita nella fattoria a nordest della città, o è quella a nordovest? Non sono sicuro, comunque una è ancora diroccata, mentre l'altra è quella di Shann.»
«Siete stato molto gentile, Vai Dom


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Alar vide Anndra Castamir parlare coi due stranieri. Si voltò verso l'interno con aria vagamente disgustata.
«Hei tu!» chiamò uno degli avventori con un gesto, «vammi a chiamare quel tizio nella piazza, e ti offro da bere.»
«Affare fatto!»
Quando Anndra varcò la soglia dello Scoundrel si trovò davanti un Alar decisamente corrucciato.
«Allora, Castamir, cosa ti hanno detto i due stranieri?»
Anndra guardò Alar come se fosse impazzito. «Mi hanno chiesto dove potessero trovare Shann McKee. Ma non credo che siano affari tuoi»
«E tu glielo hai detto, vero?»
«Perché non avrei dovuto, si può sapere?»
«Ma è colpa degli incroci tra fratelli se voi comyn siete degli stupidi, o sei tu ad essere particolarmente idiota? Non ti sei accorto che Kelan ha passato le ultime settimane a cercare di salvare la vita di Shann? D'accordo che la tua Rinunciataria è incinta e sei tutto preso da lei, ma guarda che vivi anche tu in questa valle. E se ci sei venuto di tua volontà, vedi di essere un po' più partecipe di quel che succede agli altri. Se invece ti hanno costretto a venire, puoi anche andartene subito, qui non abbiamo bisogno di gente che vorrebbe essere da un'altra parte! Ma cosa sto a perdere tempo con te, poi!»
Detto questo Alar, osservò per bene gli avventori dello Scoundrell, e con una scrollata di spalle decise che salvare Shann valeva bene il rischio che quegli ubriaconi gli scolassero le riserve.
Lasciando Anndra ancora sulla porta, a bocca aperta per lo stupore, in cerca di una risposta adeguata, corse alla Torre. Lo rincorsero le imprecazioni di Anndra che gli rinfacciava più di metà del suo sfogo.
Gli aprì Shonnach.
«Presto Shonnach va a chiamare Kelan e Damon!»
«Hanno lavorato nel Cerchio e stanno ancora dormendo, e probabilmente non si sveglieranno prima di domani.»
«Per tutte le fruste di scorpioni di Zandru!» imprecò Alar. «Va beh... andrò a chiamare Gwennis e Benton!»
Più che bussare alla porta della Gilda sembrava volesse abbatterla, quando Marelie aprì la porta non la salutò nemmeno.
«Devo parlare con Gwennis!»
«Manderò qualcuna a chiedere se Madre Gwennis può riceverti. Intanto puoi accomodarti qui nell'ingresso...»
«Non mi accomodo da nessuna parte e di a Gwennis di sbrigarsi!» Alar la fissò intensamente negli occhi. «Riguarda Shann!»
«Dovevi dirlo subito, bah'ka


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Meno di tre minuti dopo una Gwennis trafelata appariva nell'ingresso della Casa della Gilda.
«Cos'è successo a Shann!?»
«Per ora nulla, ma se non ci sbrighiamo tutto il lavoro di Kelan potrebbe essere stato inutile.»
Madre Gwennis si voltò verso l'altra Rinunciataria. «Marelie per favore manda qualcuna a prendere la mia daga e dille di portarmela alle stalle.»
«Lo farò io stessa Madre Gwennis, e verrò con voi!»
«Tu sei di turno alla porta.»
«Può sostituirmi chiunque, anche Elaine, è incinta, non invalida!»
«Va bene, Marelie, selleremo tre cavalli»


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Pochi minuti Alar e Gwennis dopo cavalcavano alla volta della fattoria di Shann. Madre Gwennis aveva mandato Marelie ad avvisare anche Benton.
Non appena avvistarono i due stranieri che provenivano da nordovest, smontarono.
Quando i due si furono avvicinati, sguainarono le armi.
«Fermi dove siete! Non vi permetteremo di trovare Shann. Anzi fareste meglio ad andarvene dalla nostra valle e non tornarvi mai più!»
Anche gli altri due sguainarono le spade.
«Noi cerchiamo il capitano McKee per motivi più che onorevoli e non basterete certo voi due a fermarci.»
Gwennis strinse l'elsa della daga fino a sbiancarsi le nocche. «Se per impedirvi di far del male a Shann dovremo uccidervi, lo faremo!»
Detto questo con un urlo si lanciò sui due stranieri subito seguita da Alar. Le spade cozzarono sonoramente. I quattro non si risparmiavano, le spade sfregavano le une contro le altre provocando piogge di scintille. Dopo il primo assalto furioso si separarono, per attaccarsi nuovamente. Gwennis e il suo avversario ingaggiarono una prova di forza, che la Rinunciataria perse venendo spinta lontano. Alar e l'altro si scambiano furenti fendenti che miravano a ferire e disarmare l'avversario. Gwennis si stava lanciando contro lo straniero quando fu interrotta da un furioso abbaiare e con la cosa dell'occhio vide una macchia bianca superarla e correre ad azzannare il braccio del suo avversario. Wymee strinse i denti nell'avambraccio sinistro dello straniero che urlò e fece cadere la spada. Benton arrivò al galoppo, con la spada sguainata, pronto a versare il sangue di chiunque minacciasse la vita di suo fratello. Marelie lo seguiva poco distante.
«Gwennis, Alar, Benton che succede?» la voce di Shann gelò tutti sul posto.
Marelie intanto si era avvicinata e guardava a bocca aperta i due stranieri.
«Edric? Dyan?»
«Wymee, a cuccia!»
Il cane si staccò malvolentieri dal braccio a cui era ancora attaccato e arretrò continuando a ringhiare, la coda bassa e il pelo ritto.
«Capitano McKee, finalmente vi abbiamo trovato!» i due stranieri parlarono all'unisono, il loro tono non esprimeva minaccia, come Gwennis, Alar e Benton erano sicuri che sarebbe successo. Il loro tono esprimeva sollievo.
Gwennis e gli altri non ancora del tutto convinti si portarono davanti a Shann pronti a difenderlo, nel caso quell'aria di sollievo fosse tutta una messinscena, solo Marelie stava in disparte.
«Edric, tu sei ferito, vieni dentro che vediamo di curarti.» Shann guardò verso il fratello. «Benton dovresti insegnare a Wymee a non attaccare gli amici.»
«Ma Shann, come puoi essere sicuro che questi due siano tuoi amici?»
«Sono venuti allo Scoundrel a chiedere di te senza nemmeno presentarsi!»
«Sono sicuro che Edric e Dyan non vogliano farmi del male. Avanti venite tutti in casa. E rinfoderate quelle spade!»
Tutti esitarono «Edric, Dyan... è un ordine» al ché i due rinfoderarono immediatamente e all'unisono le spade. «Per gli altri è un favore che vi chiedo, Aengus potrebbe impressionarsi,» lo sguardo di Gwennis si fece per un istante più dolce e mise via la sua daga.


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In casa Shann si sedette a tavola e indicò agli altri di imitarlo, solo Marelie, rimase in piedi in un angolo in ombra.
«Allora, cosa siete venuti a fare qui ad Elvas?»
«Siamo venuti a cercarvi capitano.»
Gli amici di Shann balzarono in piedi gridanti tutti contemporaneamente che avevano ragione, che avrebbero dovuto legare i due stranieri, che Shann non doveva fidarsi di loro.
Quando si furono calmati Shann fece segno a due stranieri di continuare.
«Dopo che avete sistemato per bene il capitano Giley, e ve ne siete andato, ci siamo congedati e abbiamo cominciato a cercarvi per tutti i Domini e buona parte delle Terre Aride. Oggi finalmente siamo arrivati qui e quello lì...» indicarono Alar, «alla locanda ci ha detto di non conoscervi, poi abbiamo chiesto ad un altro che ci ha dato delle indicazioni un po' confuse, ma grosso modo affidabili.»
«Quel bah'ka banshee di Anndra!» fu il commento di Alar.
«Quando siamo arrivati qui abbiamo trovato di nuovo quel tizio e questa furia scatenata!»
La furia scatenata in quel momento era tutta presa del suo bambino, che cullava tra le braccia.
«Quel cane pulcioso, mi ha azzann...»
«Wymee non ha mai visto una pulce, lo tengo pulito, io!»
Gwennis intervenne nella discussione. «Shann tesoro, non ci vuoi presentare questi due signori?»
«Hai proprio ragione Gwennis. Loro sono Edric e Dyan MacAran. Quando ero capitano delle guardie a Castel Aldaran erano tra i miei sottoposti più fedeli. Edric, Dyan vi posso presentare Madre Gwennis n'ha Hannah, Madre della Casa della Gilda della Torre Verde e nonché la donna di cui mi onora essere il libero compagno. Alar, il padrone del Northern Scoundrel e Benton, mio fratello. La in fondo nell'ombra mestra Marelie n'ha Elorie...»
Edric e Dyan saltarono in piedi girandosi verso la Rinunciataria.
«Marelie?»
Marelie emerse dall'ombra.
«Sì, sono io Edric...» e corse tra le braccia spalancate dei due.
Dopo che si furono stretti a lungo, Marelie emerse da quel groviglio di braccia e disse: «Edric e Dyan sono fratelli di Elorie, Kelan...» guardò Madre Gwennis con aria di scusa, «e miei!»









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Disclaimers

Dopo lo sgradito messaggio inviato a Damon da aprte del padre, altri visitatori, apparentemente pericolosi, si presentano a Elvas.

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Ultimo aggiornamento: 31/12/2008